GIU´ LE MANI DAL CHIAVACCI : "LA NAZIONE" - 11 MAGGIO 2010.
11-05-2010 -
Prato, 11 maggio 2010 - «GIÙ LE MANI dal Chiavacci».
Non usano giri di parole i dirigenti di Audax e Zenith Superga Ambrosiana e, da buoni calciofili, applicano anche alle questioni personali l´idea che la miglior difesa possibile sia sempre e comunque l´attacco. Essendosi diffusa tra gli sportivi più di una voce che vorrebbe Toccafondi, patron del Prato, interessato a far diventare lo storico impianto di via del Purgatorio una citadella dello sport ad uso e consumo delle squadre giovanili laniere, su facebook si è scatenata la bagarre ed è stato creato un apposito gruppo (Giù le mani dal Chiavacci, per l´appunto) intenzionato a lasciare il terreno in mano ad Audax e Zenith. Al momento attuale gli iscritti sono circa 800: giocatori, allenatori, dirigenti... Insomma il mondo del calcio che ha avuto almeno una volta nella vita l´occasione di calcare il rettangolo adiacente all´Ippodromo sembra essersi mobilitato. «Solo Audax e Zenith portano al Chiavacci circa 300 tesserati — spiega Enrico Cammelli, direttore sportivo dell´Audax e ideatore del gruppo — senza contare le società Uisp e Csi che si allenano e giocano sull´impianto. A luglio nascerà una nuova società dalla nostra fusione con i gestori storici della Zenith. Toglierci il campo vorrebbe dire impedirci di continuare nella nostra importante opera di educazione allo sport e di aggregazione e mettere in difficoltà tanti altri gruppi sportivi». Un contropiede orchestrato ad arte, niente da dire, ma non è finita qui: domani sera alle 19, infatti, proprio dentro il Chiavacci le due società riuniranno i propri tesserati per cercare di sensibilizzare con cori e striscioni una amministrazione, a loro dire, fin qui assai taciturna. Il «giallo» si infittisce quando Toccafondi smentisce qualsiasi tipo di interesse per il campo: «Abbiamo problemi da 30 anni con i terreni — commenta — ma non mi risulta di aver avanzato proposte per il Chiavacci».
All´assessore comunale allo sport, Matteo Grazzini, spetta adesso il compito di rifugiarsi in calcio d´angolo, per evitare beghe peggiori. «Il contratto di gestione del Chiavacci è in scadenza — spiega Grazzini — Tra i requisiti del nuovo bando sono previsti interventi di miglioramento. Esistono due progetti, quello presentato dall´Audax, gia definito e completo, e quello del Prato, molto più nebuloso. Verrà fatto un bando e verrà valutata la proposta migliore senza nessun tipo di pregiudizio».
Attenzione però, perchè in una situazione che pare destinata a diventare incandescente, l´autorete in perfetto stile Niccolai potrebbe essere dietro l´angolo.
Leonardo Montaleni
Fonte: Leonardo Montaleni
Non usano giri di parole i dirigenti di Audax e Zenith Superga Ambrosiana e, da buoni calciofili, applicano anche alle questioni personali l´idea che la miglior difesa possibile sia sempre e comunque l´attacco. Essendosi diffusa tra gli sportivi più di una voce che vorrebbe Toccafondi, patron del Prato, interessato a far diventare lo storico impianto di via del Purgatorio una citadella dello sport ad uso e consumo delle squadre giovanili laniere, su facebook si è scatenata la bagarre ed è stato creato un apposito gruppo (Giù le mani dal Chiavacci, per l´appunto) intenzionato a lasciare il terreno in mano ad Audax e Zenith. Al momento attuale gli iscritti sono circa 800: giocatori, allenatori, dirigenti... Insomma il mondo del calcio che ha avuto almeno una volta nella vita l´occasione di calcare il rettangolo adiacente all´Ippodromo sembra essersi mobilitato. «Solo Audax e Zenith portano al Chiavacci circa 300 tesserati — spiega Enrico Cammelli, direttore sportivo dell´Audax e ideatore del gruppo — senza contare le società Uisp e Csi che si allenano e giocano sull´impianto. A luglio nascerà una nuova società dalla nostra fusione con i gestori storici della Zenith. Toglierci il campo vorrebbe dire impedirci di continuare nella nostra importante opera di educazione allo sport e di aggregazione e mettere in difficoltà tanti altri gruppi sportivi». Un contropiede orchestrato ad arte, niente da dire, ma non è finita qui: domani sera alle 19, infatti, proprio dentro il Chiavacci le due società riuniranno i propri tesserati per cercare di sensibilizzare con cori e striscioni una amministrazione, a loro dire, fin qui assai taciturna. Il «giallo» si infittisce quando Toccafondi smentisce qualsiasi tipo di interesse per il campo: «Abbiamo problemi da 30 anni con i terreni — commenta — ma non mi risulta di aver avanzato proposte per il Chiavacci».
All´assessore comunale allo sport, Matteo Grazzini, spetta adesso il compito di rifugiarsi in calcio d´angolo, per evitare beghe peggiori. «Il contratto di gestione del Chiavacci è in scadenza — spiega Grazzini — Tra i requisiti del nuovo bando sono previsti interventi di miglioramento. Esistono due progetti, quello presentato dall´Audax, gia definito e completo, e quello del Prato, molto più nebuloso. Verrà fatto un bando e verrà valutata la proposta migliore senza nessun tipo di pregiudizio».
Attenzione però, perchè in una situazione che pare destinata a diventare incandescente, l´autorete in perfetto stile Niccolai potrebbe essere dietro l´angolo.
Leonardo Montaleni
Fonte: Leonardo Montaleni